sabato 22 settembre 2012

Santiago Espeche “The Mystic of Landscapes” alla galleria SpazioNuovo, Roma


La mostra, curata da Paulo Pérez Mouríz, e avente il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia, verrà inaugurata il 26 settembre 2012 in via d’Ascanio, 20, Roma, ore 19 e resterà aperta fino al 17 novembre




Santiago Espeche, in quanto collaboratore presso il CONAE (Agenzia spaziale argentina) ha avuto modo di elaborare le immagini satellitari con speciali tecnologie, scoprendo così il loro altissimo potenziale estetico. Le immagini si configurano come concrezioni di colore al punto che sembrano assumere, pur con il solo ausilio dei contrasti di colore sulla superficie, spessori volumetrici come se fossero, appunto, dovuti al pigmento: eppure, Santiago Espeche agisce non per simulare dipinti, ma per creare luoghi immaginari, artificiali, derealizzati col fine di fargli assumere persino aggettivazioni mistiche – come il titolo della mostra  “The Mystic of Landscapes” indica.


Il fascino tutto percettivo di queste poderose immagini è ineludibile. Immediatamente dimentichiamo che si tratta di fotografie del pianeta terra (fotografie satellitari del Nord della Russia o dell’Antartide, dell’Arizona o del Rio delle Amazzoni), poiché, spesso, l’elaborazione è condotta fino al punto da rendere irriconoscibile il soggetto, attestato solo dal titolo. L’alterazione dei colori originari comporta di fatto un nuova immagine, non più relata all’originale. Oggetti estranei che sono pronti ad assumere  sembianze familiari in un viaggio a ritroso, non solo spaziale ma anche temporale, oppure che si astraggono dal referente per mostrare quanto viva e feconda sia la nostra attrazione per i colori, per il disegno e per quel disegno  che solo il colore può conformare. Parrebbe, in sintesi, un ritorno al pittorico, nel senso  di un agire con insistenza nell’informale che si presta ad essere letto in quanto figura e che ci fa venire alla mente lo straordinario “gioco” insegnatoci da Leonardo da Vinci, di leggere forme compiute nelle macchie, ma si tratta soprattutto di un’operazione sull’immagine condotta per riproporne la centralità e il ruolo insostituibile nel presentarci scenari non riducibili al logos.



Santiago Espeche, argentino nato a Roma nel 1973, è già stato protagonista di diverse mostre personali in Argentina, Giappone, Italia, Arabia Saudita, Bahrain e Stati Uniti. E’ autore di innovative proiezioni multimediali e della scenografia per l’opera lirica I Masnadieri di Verdi al Teatro Avenida di Buenos Aires.

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