Dal
24 marzo, ore, 11.00 al 24 aprile 2013
Palazzo Chigi - Via Chigi 15,
Viterbo
orario
di apertura 17.00 - 19.30
Portico della
Giustizia
- Via S. Lorenzo 57, Viterbo
orario
di apertura 10.30 - 12.30 / 17.00 - 19.30
(festivi
esclusi)
Composizioni liriche,
cariche di emotivo ascetismo si fondono con le strutture analitiche dei lavori
di Giulia Napoleone, denotati da razionale progettualità geometrica, a
prescindere dal mezzo espressivo utilizzato, e tornano con la stessa
determinata coerenza nella serie pittorica Misura
della memoria presentata nelle sale espositive della galleria Miralli.
Il titolo della
mostra racchiude già in sé l’unione osmotica tra una dimensione incerta e mistica,
quella della memoria, e una sistematica esecuzione formale. A partire dagli
anni Sessanta Giulia Napoleone ha sempre prediletto la carta; prima i disegni a
china, poi la grafica con l’uso del bulino, del punzone e del berceau e solo
più tardi arriverà il colore negli acquerelli e nei pastelli realizzati dalla
seconda metà degli anni Settanta.
Il passaggio al
medium pittorico è stato segnato, prima dai grandi dipinti del 1999, intitolati
Deriva, Venilia e Limite d’orizzonte
e poi dalla serie che prende il nome dal verso di Orazio Mutano i cieli, titolo che segnala come l’uso di tecniche
differenti non ha mai mutato lo spirito profondo del lavoro di Giulia Napoleone,
proteso verso una costante ricerca di armonia in uno spazio di quiete
delineato, in cui rintracciare le coordinate di sensazioni passate.
Giulia Napoleone
ritorna ora a segnare sottili passaggi di gradazioni tonali a volte
impercepibili, sottolineate solo da lievissime modulazioni.
Il colore prescelto
per i dipinti è il blu, lo stesso degli acquerelli, usato in tutte le sue
gradazioni tonali: blu di prussia, indaco, cobalto, oltremare dal lapislazzuli
al ceruleo. A cambiare è la resa luministica finale. Negli acquerelli l’assenza
di materia fa riaffiorare la luce dal fondo della carta con delicate
trasparenze; nei dipinti la luce viene fatta vibrare attraverso una materia
densa e corposa che modifica il rifrangersi della luce. La tensione è
accentuata da cordoli orizzontali tesi che emergono in superficie segnando
linee regolari ed equidistanti lungo i quali la luce scorre ed emana intermittenze
di viva elettricità.
Lo spazio cadenzato
in una forma di meditata calma, si arricchisce internamente di movimenti dinamici.
La monocromia, la perfetta ritmica ripetizione e l’apparente stasi evocano un
ordine innato delle cose e dell’universo, qui distratto soltanto dai sottili
riverberi di luce che esumano gli spazi nascosti della memoria, come in una
magnetica ipnosi.
Giulia
Napoleone mantiene in pittura il vigore che denota la sua opera, attraverso un
gesto controllato, dominato da un rispettoso rigore estetico e gestuale ai
limiti della tensione. Con questi strumenti ottiene la misura di una dimensione
per sua natura difficilmente definibile, mantenendo l’entità cosmica e
universale di lontane emozioni che la vastità di quei blu è in grado di
evocare. Il tempo filtra suggestioni accese da dati fenomenici, Giulia
Napoleone coglie quei dati processati da stati mentali, in uno spazio
misurabile. La memoria gioca un ruolo importante nel riconoscere analogie con
forme e colori, ripercorre sentieri familiari e ritrova impressioni
inaspettate.
Il ciclo di
dipinti Misura della memoria segna
uno spazio temporale chiaramente distinto da un inizio e un punto d’arrivo, per
un’esperienza di totale silenzio e meditazione accompagnata dal mutare della
luce che, protagonista, crea ad ogni spostamento oscillazioni nuove in grado di
cambiare non solo la forma reale delle cose, ma anche la nostra percezione e
con essa l’interpretazione che ne diamo, offrendo molteplici possibilità di penetrare
la realtà.
La luce
riveste una parte fondamentale nel lavoro di Giulia Napoleone. Nel 1999 realizza i fogli di Al mutare dell’ora, per una scelta di
versi di Torquato Tasso: disegni a pastello che segnano un maggiore e incisivo
interesse per la realtà immateriale della luce e per il suo variare allo
scorrere delle ore. Nota è la sua passione per la poesia, per lei da sempre
incessante fonte d’ispirazione; più volte Giulia Napoleone si è confrontata con
i versi di poeti antichi e moderni che hanno fatto nascere molteplici libri
d’arte pubblicati da importanti case editrici.
Agnese Miralli
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