dal 23 marzo al 4 maggio 2013 in via d’Ascanio, 20,
Roma
La
Galleria Spazio Nuovo presenta la prima esposizione personale in Italia dedicata
ad Aldo Chaparro, a cura di Guillaume Maitre e Paulo Pérez Mouríz, col patrocinio
dell’Ambasciata del Messico. La mostra propone un originale percorso tra neon, installazioni
site specific, sculture free standing e murali, che contribuiscono
a creare uno spazio inedito per l’esplorazione dell’idea scultorea in un gioco
irripetibile tra materiali originali - come l’acciaio inossidabile piegato
dall’artista stesso con la forza del suo corpo - e la ricerca di colori di una
accentuata modernità.
Le
opere di Aldo Chaparro partecipano a un cosciente e dettagliato gioco dell’arte.
L’artista seleziona, cita e rimescola i pilastri dell’arte contemporanea in una
scrupolosa pratica che tende a decontestualizzare le opere dal loro ambito
originale. Il suo è un passo ulteriore rispetto agli artisti che hanno
utilizzato l’elemento della citazione come tematica ricorrente. Appropriarsi di
un’opera altrui solitamente significa attribuire a essa un ruolo di autorità
nell’ambito del proprio lavoro con l’intento di raggiungere esiti contigui
all’originale oppure con il fine di innalzare il gesto stesso della citazione a
opera d’arte. Chaparro, tuttavia, fa di questi due stadi solo il punto di
partenza della sua opera. Non si ferma alla meccanica e semplice
rielaborazione, ma esplora invece tutte le possibilità che l’originale non è
riuscito a soddisfare fino a rompere con la tradizione prescelta, come nel caso
degli splendidi lavori in acciaio. In campo scultoreo, dunque, rinuncia al
minimalismo di Judd e rovescia la precisione formale di Kapoor, mantiene
tuttavia l’elemento di connotazione spaziale del primo e approfondisce la
ricerca formale e coloristica del secondo: la scultura caratterizza lo spazio e
lo ordina/disordina con la sua presenza. L’acciaio perde il suo rigore formale
e, ricoperto dal colore, diventa quasi un elemento fragile, una
cristallizzazione dell’attimo irripetibile in cui è stato modificato.
Guillaume
Maitre e Paulo Pérez Mouríz
Aldo Chaparro è nato in Perù, nel 1965, ma vive e lavora da 20 anni in
Messico. Tra le sue mostre personali: Sé
que te mueres por mí; Galleria Lucía de la Puente (Lima); Hip ahora, mañana who
knows, Galleria Casado Santapau (Madrid); Oh Sweet Nuthin’, Galleria OMR (Città
del Messico); Solo Project Art Dubai, Madinat Jumeirah Arena (Dubai); Solo Project
Pinta Art Fair (Londra); Two Black Monoliths, Museo Experimental El Eco (Città
del Messico). Alcune delle sue opere sono presenti nelle più prestigiose
collezioni di arte latinoamericana, tra le quali la Fundación/Colección Jumex e
la Colección Coppel (Messico).
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