(titolo originale:
Jagten)
Regia: Thomas Vinterberg; Origine: Danimarca, 2012; Durata: 1h 46’; Distribuzione:
Bim; Genere: Drammatico; Cast:
Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Annika Wedderkopp, Lass Føgelstrom; Sceneggiatura: Thomas Vinterberg,
Tobias Lindholm; Fotografia:
Charlotte Bruus Christensen; Montaggio:
Anne Østerud, Janus Billeskov Jansen; Data
uscita in Italia: 22 novembre 2012
La tranquilla
monotonia di una pacifica comunità scandinava è sconvolta dalle infamanti
accuse di pedofilia contro un maestro dell’asilo locale. Adorato dai suoi
piccoli allievi, Lucas è travolto dalle gravissime accuse. La sua vita, già
entrata in fibrillazione dopo il divorzio, va definitivamente in pezzi. Le
rivelazioni di Klara, figlioletta del suo migliore amico, che lo accusa di attenzioni
sessuali indebite, pesano come un macigno sull’uomo. Emarginato e bollato da
amici, parenti e colleghi di lavoro, restano al suo fianco solo il figlio Marcus
e il padrino. In un clima sempre più incandescente, nonostante l’inverno
incipiente, inizia la caccia al mostro e Lucas dovrà lottare per dimostrare la
sua innocenza. Ma non sarà facile estirpare definitivamente l’ombra del dubbio.
Autore di punta, insieme a Lars Von Trier, del movimento ‘Dogma 95’, e di
un’idea di cinema essenziale che privilegi l’illuminazione naturale, la
macchina a mano e l’assenza di musica extradiegetica, Thomas Vinterberg torna,
con “Il
sospetto”, dopo l’acclamato “Festen”,
a puntare i riflettori sui demoni che si agitano dietro l’apparente perbenismo
borghese. La spietata osservazione dei meccanismi di condanna ed espulsione che
un corpo sociale “normale” mette in atto davanti al più piccolo indizio di
diversità, si trasforma in una feroce parabola sull’ipocrisia dei rapporti
umani. E in senso più ampio e metaforico, si allude all’ossessione occidentale
di preservare dal Male – leggi: immigrati, persone di diversa razza e religione
ecc. – la purezza del proprio mondo. Un microcosmo chiuso e impenetrabile, stretto
intorno a rituali collettivi come la messa di Natale, la spesa al supermercato,
la riunione del consiglio di classe a scuola, l’iniziazione all’uso del fucile.
E pronto a coalizzarsi moralisticamente, e in maniera compatta, per respingere gli
assalti esterni. Sia pure considerati tali sulla base di un semplice indizio
non comprovato. Inquadrature strette, sghembe, claustrofobiche, una fotografia
ambrata dai toni autunnali e una luce livida trasmettono l’angoscia di un
ambiente naturale violato dalle sovrastrutture dell’uomo. Un paradiso perduto,
intaccato e minacciato, dal sapore archetipico. C’è del marcio in Danimarca, dove
il branco si coalizza per stanare il lupo cattivo e recuperare la primordiale
armonia.
Giuseppe Borrone
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